Hai mai sentito parlare di recommerce?
La sostenibilità è ormai uno dei punti cardini della società in cui viviamo, sempre più persone sono interessate alla rivendita online di beni usati, attraverso piattaforme specifiche esterne al brand, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e favorire il riuso di qualsiasi tipo di bene, dai vestiti agli oggetti elettronici.
Riciclare, rivendere, riparare: questo è il recommerce, parola che deriva da “reverse commerce”, letteralmente “commercio inverso”, in quanto in questo modello di business è l’acquirente stesso a rivendere un prodotto già acquistato in precedenza.
Una ricerca condotta per conto di Visa ha rilevato che l’87% delle persone intervistate ha già partecipato ad almeno un’attività di Recommerce. Ma quali sono i vantaggi?
- Allunga il ciclo di vita di un prodotto, rendendolo riutilizzabile;
- Permette al consumatore di risparmiare sull’acquisto di un prodotto e al venditore di generare un guadagno senza dover produrre un nuovo prodotto;
- Le aziende ottengono vantaggi anche dal punto di vista del marketing, in quanto riescono a fidelizzare maggiormente i clienti, ormai molto attenti agli aspetti legati alla sostenibilità.
Oggi sono tanti i brand e i marketplace che sostengono il recommerce e che hanno avuto successo con questa modalità di vendita.
- Un esempio è Zalando Second Hand, una una sezione del sito di Zalando dove è possibile acquistare abbigliamento di seconda mano;
- Vinted, è un eCommerce C2C che aiuta a vendere, acquistare o scambiare prodotti di abbigliamento, scarpe e accessori di seconda mano;
- Decathlon Second Hand è la piattaforma Decathlon che dà la possibilità di vendere e acquistare l’usato sportivo attraverso gli eventi Trocathlon della propris zona oppure i prodotti usati Decathlon.
Il recommerce è quindi un trend in rapida espansione che può essere un valido strumento da integrare nella propria strategia con lo scopo di migliorare l’immagine del tuo brand, aumentare le vendite e fidelizzare i tuoi clienti!
